Gli spettacoli tandem
L'albero magico
Un giorno, dal becco dell’uccellino Filippetto cade un seme dorato, seme che va a conficcarsi nel terreno soffice e umido e, in una sola notte, cresce e diventa un albero alto e frondoso: è decisamente magico un albero che cresce così velocemente!
Attorno a questo albero ruotano una serie di buffi e teneri personaggi: il fungo vanitoso, bello quanto utile per trasformare le sostanze nutritive del terreno; lo scarabeo stercorario, dalle abitudini sorprendenti; la chioccola, consigliera di lentezza e riflessione; il bruco mangione…
“Ma l’albero continua nelle sue magie perché con l’arrivo della stagione calda, tra i suoi rami, appare una moltitudine di frutti diversi: banane, mele, pesche e susine …” Mentre Filippetto incontra Celestina, un’uccellina assai graziosa, e con lei costruisce un nido, sull’albero e su tutto il bosco incombono dei potenti nemici, figli dell’avidità e dell’incuria umane: Fumo, Fuoco e Sega.
Solo grazie all’unità di tutti gli abitanti del bosco, e all’abbondante pioggia, i pericolosi nemici dell’albero e del bosco verranno sconfitti. Una divertente fiaba ecologica e sociale, raccontata nella forma del concerto-spettacolo, all’interno della quale, l’albero magico è allegoria discreta dell’accoglienza che non teme di tenere unite differenze e divergenze e che insegna a tutti, ancora una volta, il rispetto della Natura.
Ciascun personaggio è rappresentato da un pupazzo, o un cappello-costume e ha una propria canzone-simbolo.
IDEA E TESTO: Giovanni Buoro e Augusto Prosdocimo. MUSICHE E CANZONI: Giovanni Buoro e Augusto Prosdocimo. VOCE e CHITARRA: Giovanni Buoro PUPAZZI: Federica Guerra
ADATTAMENTO TEATRALE E REGIA: Federica Guerra
Marie Curie,
Signora della radioattività
Leggendo “Marie Curie, una vita” accuratissima biografia scritta da Susan Quinn, mi sono letteralmente innamorata delle vicende personali e delle straordinarie conquiste scientifiche di Maria Salomea Skłodowska, nata in Varsavia il 7 novembre del 1867. Ho pensato che la sua figura di donna e scienziata meritasse di essere raccontata, ed ho scelto di farlo con il mezzo a me congeniale: il teatro. In una cornice di finzione nella finzione, l’attrice Elisa Santarossa e il musicista Giovanni Buoro si incontrano in teatro per provare un musicall su Marie Curie.
Consultando appunti e note, provando una canzone e un motivo musicale, svolgendosi nel presente e andando nel passato con rapidi flash-back, vengono rappresentati alcuni episodi salienti della vita della scienziata polacca.
Dall’infanzia a Varsavia, agli studi alla Sorbona – in soli tre anni Maria si laurea in Fisica e in Matematica – dall’incontro con Pierre Curie al sodalizio scientifico e al matrimonio con lui. Fino all’elaborazione del concetto di radioattività, all’isolamento del polonio e del radio, per arrivare all’assegnazione di due premi Nobel.
Una donna dalle grandi conquiste, ma che ha dovuto attraversare alcune durissime prove nella vita, una donna che si non si è mai arresa e il cui motto era “La vita è difficile, e allora? (Federica Guerra)
Oggetti di scena: Giovanni Vettorello
Costumi: Rosella Liut (Comp. Cibìo) e Pasqua Molinari
Disegno luci e audio: Max Coden – Nexusart
Musiche originali scritte ed arrangiate da Giovanni Buoro
Registrazioni al pianoforte: Daniele Labelli
Testo e regia: Federica Guerra
Contatti
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